Malattia parodontale e tasche parodontali - Studio Dentistico Motta Jones Rossi & Associati - Milano Centro

Come risolvo il problema delle tasche parodontali?

Il paziente affetto da malattia parodontale viene sottoposto ad una visita specialistica, che si articola in un esame clinico (raccolta di parametri clinici) e radiografico volto a valutare le condizioni dei tessuti di sostegno del dente necessarie per formulare una diagnosi.

Completata la visita, il paziente viene programmato per la cosiddetta fase di terapia causale, preposta prevalentemente all’eliminazione di placca e tartaro in sede sopra e sotto gengivale e all’insegnamento ed ottimizzazione di metodiche per l’igiene orale domiciliare.

Questa fase si articola in più sedute, in ciascuna delle quali viene trattato uno o più settori della dentizione. Nel corso di ogni seduta vengono fornite istruzioni riguardanti specifiche procedure per il controllo di placca domiciliare, personalizzate in base alle caratteristiche ed alle problematiche di ciascun paziente; si valuta, inoltre, il livello igienico raggiunto, verificandone l’efficacia nel prevenire l’insorgenza o il ripresentarsi della malattia dopo trattamento.

Al termine della fase di terapia causale, una seconda visita di rivalutazione è necessaria per valutare le condizioni cliniche dei tessuti parodontali e consente di orientare il paziente verso una eventuale terapia chirurgica, finalizzata all’eliminazione delle tasche e della placca sotto gengivale, al ripristino di un’anatomia favorevole al mantenimento di una corretta igiene domiciliare e/o alla ricostruzione dei tessuti parodontali andati distrutti.

In condizioni normali, i tessuti osseo e gengivale si adattano perfettamente attorno ai denti. In presenza della malattia parodontale, l’estensione dell’infiammazione in profondità determina distruzione ossea e formazione di tasche.

Queste tasche divengono sempre più profonde, rendendo disponibile un più ampio spazio per la crescita dei batteri, i quali, potendo svilupparsi indisturbati attorno al dente, si accumulano ed avanzano in profondità, determinando un’ulteriore perdita di supporto del dente e risultano difficilmente detergibili attraverso un’igiene orale domiciliare e professionale. Talvolta, la quota di osso andata perduta è tale che il dente deve essere inevitabilmente estratto.

Esistono quindi 2 tipologie di interventi chirurgici che riducono la profondità della tasche: la prima consiste nel riportare la gengiva, sacrificandone una parte, vicino all’osso ristabilendo i rapporti fisiologici. Durante questa procedura chirurgica, l’operatore discosta i tessuti gengivali e rimuove i batteri che hanno causato la malattia. In alcuni casi, le superfici ossee, alterate e rese irregolari dalla malattia, vengono levigate per ridurre le aree dove potrebbero annidarsi i batteri. Ciò consente alla gengiva di riadattarsi meglio all’osso sano.

La seconda procedura chirurgica è in grado di recuperare parte del danno rigenerando osso e tessuto gengivale andati perduti, al contempo riducendo o eliminando la tasca. Durante questa procedura, l’operatore discosta i tessuti gengivali e rimuove i batteri che hanno causato la malattia. Per aumentare la naturale capacità che i tessuti hanno di rigenerarsi possono essere utilizzati membrane, innesti di osso o proteine stimolanti i tessuti.

Quali sono i vantaggi di questa procedura?

E’ estremamente importante ridurre la profondità di tasca ed eliminare i batteri presenti per prevenire il danno causato dalla progressione della malattia parodontale e per mantenere una dentatura sana. La sola eliminazione dei batteri potrebbe non essere sufficiente a prevenire la ricomparsa della malattia.

Tasche profonde sono più difficili da pulire sia da parte sua sia da parte del suo dentista, pertanto, è fondamentale ridurle. La riduzione della profondità di tasca e la combinazione di procedure di igiene orale domiciliare e professionale aumentano le probabilità di mantenere i suoi denti naturali e riducono il rischio di gravi problemi di salute correlati con la malattia parodontale.

Traumi dentali - Studio dentistico associato Motta Jones Rossi - Milano centro

I traumi dentali

I traumi dentali sono un episodio piuttosto comune, sia nei bambini (i cosiddetti traumi dei denti residui o da latte), che nei pazienti adulti.

Si tratta di fratture del dente:

  • Fratture coronali semplici, che riguardano solo lo smalto dei denti;
  • Fratture coronali con esposizione della polpa dentaria;
  • Fratture corono-radicolari;
  • Fratture radicolari;
  • Avulsioni, quando il dente fuoriesce dall’alveolo;
  • Lussazioni dentali, quando si è in presenza di uno spostamento del dente verso l’interno (intrusione), verso l’esterno (estrusione) o verso i lati (laterale).

I TRAUMI DENTALI NON DEVONO ESSERE TRASCURATI

Nel nostro studio dentistico associato di Milano, consigliamo sempre ai pazienti di sottoporsi a visite dentistiche in caso di traumi dentali, anche senza danni apparenti.

Grazie ad una visita odontoiatrica accurata, i nostri medici dentisti potranno esaminare clinicamente, mediante radiografia, l’elemento dentario interessato, per valutarne la vitalità ed eventualmente procedere ad uno specifico trattamento terapeutico.

LE CONSEGUENZE DEI TRAUMI DENTALI

I denti che hanno subìto dei traumi possono apparire sani e integri, ma nel tempo, se il problema viene trascurato, possono sviluppare una necrosi della polpa dentale con conseguenze gravi, tra cui:

  • Calcificazioni, ossia le obliterazioni dello spazio endodontico dovute ad apposizione di dentina terziaria;
  • Infezioni periradicolari che si propagano al di fuori dell’apice della radice dentaria e provocano ascessi, granulomi, cisti con possibile distruzioni dell’osso circostante. In questo casi si rende necessaria la devitalizzazione del dente;
  • Riassorbimenti (interni o esterni) della radice dentaria;
  • Anchilosi, ossia la perdita del legamento parodontale che circonda la radice del dente.

Uno dei primi e più frequenti segnali di una necrosi della polpa, causata da traumi dentali trascurati, è il cosiddetto scolorimento. Il dente traumatizzato, infatti, presenta spesso un cambiamento di colore.

COSA FARE IN CASO DI TRAUMI DENTALI?

Esistono diversi trattamenti terapeutici da adottare in caso di traumi dentali, in base alla loro tipologia e alle zone interessate:

  • Quando sono colpiti solo i tessuti duri, senza esposizione della polpa dentale, provvediamo alla ricostruzione della parte mancante con materiali bio-compatibili;
  • Quando sono interessati i tessuti duri con esposizione della polpa dentale, il trattamento terapeutico prevede la devitalizzazione del dente;
  • Quando si è in presenza di una separazione della corona dalla radice del dente adottiamo un trattamento che prevede di collocare la parte coronale fratturata nella giusta posizione e successivamente si effettua un bloccaggio o splintaggio;
  • In caso di avulsioni (espulsione del dente dall’alveolo) si raccomanda di non pulire il dente, ma di conservarlo in bocca, nel latte a lunga conservazione o in soluzione fisiologia, per mantenerlo pulito e lontano da ambienti in cui potrebbe esporsi a batteri. Vi consigliamo di rivolgervi al nostro studio dentistico associato con urgenza, dove provvederemo ad introdurlo nuovamente nell’alveolo e a stabilizzarlo con uno splintaggio flessibile per un periodo di tempo variabile da 1 a 3 settimane.
  • Nel caso di lussazioni dentarie il dente interessato sarà esaminato clinicamente mediante radiografia e sarà riposizionato.
Granuloma dentale (apicale) - Studio dentistico Motta Jones Rossi e Associati - Milano centro

Il granuloma dentale: cause, sintomi e diagnosi

Il granuloma dentale

Il granuloma dentale o apicale è la reazione infiammatoria ad un’infezione dei canali radicolari, che si forma appunto nell’osso intorno alle radici del dente. Lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati – a Milano in zona Cadorna-Magenta – si occupa della diagnosi e del trattamento terapeutico per la risoluzione di granulomi, garantendo assistenza e sicurezza in tutte le fasi di cura.

In questo articolo, tratteremo:

  • Il granuloma è un sistema di difesa dell’organismo;
  • La sintomatologia del granuloma dentale;
  • La diagnosi del granuloma dentale;
  • Il trattamento terapeutico per la cura del granuloma;
  • L’apicectomia e l’estrazione del dente infetto.

Il granuloma è un sistema di difesa dell’organismo

Comunemente si identifica il granuloma come una malattia. Molti pazienti si spaventano quando viene diagnosticato, perché temono che si tratti di un tumore. In realtà il granuloma è un sistema di difesa dell’organismo per arginare l’infezione. I granulomi contrastano la diffusione dell’infezione al resto dell’organismo. Naturalmente la loro tendenza, così come per tutti i processi infiammatori che sviluppiamo, è quella di crescere in risposta allo stimolo. Quindi se la causa non viene individuata e trattata terapeuticamente in modo adeguato, l’infezione può raggiungere dimensioni più grandi e aggravarsi.

La sintomatologia del granuloma

Lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati è specializzato nella diagnosi e nella cura di granulomi dentali.

Il granuloma dentale o apicale è pressocché asintomatico e proprio per questa ragione spesso i pazienti non si accorgono dell’infiammazione in corso e tendono naturalmente a trascurarla.  Se l’infiammazione diventa acuta, il granuloma si evolve in disturbi più seri, poiché la presenza dei batteri aumenta i rischi di gravi complicazioni, tra cui:

  • L’ ascesso dentale, ossia l’accumulo di batteri, di globuli bianchi, plasma e di pus (detriti cellulari) che si forma nei tessuti che circondano il dente (la gengiva, l’osso mandibolare, la polpa del dente);
  • Le fistole dentali e gengivali, che si presentano come lesioni localizzate sulla gengiva o direttamente sul dente.

La diagnosi del granuloma

Lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati effettua la diagnosi di granulomi con una radiografia endorale. Si tratta di un esame di radiologia odontoiatrica che ci consente di raccogliere informazioni dettagliate e circoscritte di massimo 3 denti. Le informazioni sono raccolte su una lastra di piccole dimensioni, chiamata lastrina endorale, che viene posizionata all’interno della bocca del paziente ed è sorretta da una piastrina mantenuta in sede dal morso. La procedura che impieghiamo presso il nostro studio dentistico associato è piuttosto semplice: i nostri medici dentisti preparano la lastra e la posizionano nella bocca del paziente, che la terrà ferma serrando i denti e mordendo il sostegno in plastica a cui è connessa la piastrina. Questo esame diagnostico si conclude in pochi secondi, riducendo al minimo il fastidio del paziente. La radiografia così eseguita appare subito sul nostro schermo, evidenziando eventuali problemi di granuloma dentale o apicale.

Il trattamento terapeutico per la cura del granuloma dentale

Presso lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati, i nostri medici dentisti altamente specializzati, si occupano del trattamento terapeutico per curare granulomi.

In questo articolo vogliamo rispondere a tutti quei pazienti che non conoscono esattamente la natura del granuloma, i rischi che comporta se non viene curato  adeguatamente e le terapie più efficaci per risolverlo.

Molti pazienti ci chiedono se è possibile curare i granulomi mediante l’assunzione di antibiotici. Sicuramente, considerando che si tratta di un’infezione cronica, la terapia antibiotica è una soluzione in molti casi inutile, anche se può risultare molto valida nei casi di riacutizzazione della malattia o in una fase eccessivamente avanzata, oppure per prevenire future infezioni.

I medici dentisti che svolgono la propria professione presso lo studio dentistico Motta, Jones, Rossi e Associati, consigliano ai pazienti affetti da granulomi dentali o apicali di sottoporsi ad un intervento di di devitalizzazione del dente o di apicectomia (nei casi in cui non può essere praticata la devitalizzazione). Queste sono due valide soluzioni per la cura dei granulomi. Negli anni, seguendo queste tipologie di terapia, abbiamo riscontrato dei risultati molto soddisfacenti e una sostanziale riduzione degli effetti collaterali del trattamento terapeutico.

L’apicectomia e l’estrazione del dente infetto

L’intervento di chirurgia ideale per la risoluzione dei granulomi è l’apicectomia, ossia la rimozione dell’apice radicolare del dente infetto, per poi successivamente eseguire un curettage chirurgico dei tessuti che circondano la zona colpita, allo scopo di rimuovere completamente l’infezione e tutelare la parte che si trova attorno alla radice apicale del dente.

Nei casi, invece, di recidività del granuloma, si opta per l’estrazione del dente infetto. Una metodologia terapeutica in grado di risolvere definitivamente il problema.

La fase post-operatoria, nei casi di apicectomia o di semplice estrazione del dente, varia in base alla condizione clinica generale del paziente e in base al trattamento terapeutico impiegato. Solitamente, l’estrazione del dente ha un decorso abbastanza tranquillo e rapido. In entrambi i casi, comunque, il paziente può avvertire dolore durante la masticazione, gonfiore gengivale e la presenza di ematomi. Disturbi che possono durare qualche giorno.