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Parodontite e Alzheimer - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

La possibile correlazione tra la parodontite ed il morbo di Alzheimer

La medicina si interroga da tempo sulla possibile associazione esistente tra parodontite e morbo di Alzheimer. Il morbo di Alzheimer si sviluppa tramite un complicato processo su base infiammatoria cronica, che dipende da più fattori e la perdita dei denti dovuta all’infiammazione cronica parodontale risulta associata in modo significativo al rischio di sviluppare tale malattia neurologica.

Nei pazienti affetti da Alzheimer e al contempo da malattia parodontale si riscontra una maggiore gravità ed un declino più rapido delle capacità cognitive. Nell’ottica di questa correlazione, risulta chiara l’importanza della cura costante della propria salute orale. La salute dei denti, infatti, è una delle condizioni fondamentali per il benessere fisico e mentale di ogni persona. Se si soffre con frequenza di sanguinamento delle gengive, è fondamentale prenotare una visita da un parodontologo. Questa pratica permetterà di curare i denti senza ricorrere ad un intervento chirurgico e di ridurre il rischio di infarto, ictus e Alzheimer.

COME LA PARODONTITE INFLUISCE SUL MORBO DI ALZHEIMER

L’origine dell’Alzheimer sembrerebbe associata all’accumulo di grovigli neurofibrillari e di placche amiloidi nel cervello. La causa della malattia, però, non è ancora appurata con certezza. Nei giovani l’Alzheimer ha chiare basi genetiche, mentre negli anziani esistono vari fattori che potrebbero determinare un’infiammazione del tessuto cerebrale. Le infezioni periferiche e lo stress ossidativo, ad esempio, giocano un ruolo importante nell’insorgenza del morbo.

Parodontite e Alzheimer - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Parodontite e Alzheimer – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

È risaputo che la parodontite è associata a diverse patologie infiammatorie e per questo motivo si presuppone che possa influire anche sulla degenerazione cerebrale. Questo avverrebbe attraverso l’infiammazione prodotta dai batteri parodonto-patogeni. Una possibile spiegazione è che la parodontite liberi nel sangue mediatori pro-infiammatori che riescono a superare la barriera emato-encefalica. Questi stimolano la produzione di radicali liberi e citochine pro-infiammatorie da parte delle cellule nervose. Tale fenomeno determinerebbe un progressivo danneggiamento delle strutture nervose.

Parodontite e Alzheimer - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Parodontite e Alzheimer – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

COME L’ALZHEIMER INFLUISCE SULLA PARODONTITE

Se da una parte si studia una possibile incidenza della malattia parodontale sullo sviluppo del morbo di Alzheimer, è senz’atro interessante valutare il rapporto tra le due dal punto di vista opposto.

Il morbo di Alzheimer, infatti, allo stesso modo condiziona e favorisce fortemente l’insorgere della malattia parodontale. I pazienti colpiti dall’Alzheimer che non sono in grado di provvedere autonomamente alla propria igiene orale tendono, dunque, a sviluppare più facilmente la parodontite. Nei malati di Alzheimer si assiste ad una progressiva perdita delle funzioni motorie, per cui la quotidiana ed accurata pulizia dei denti risulta spesso compromessa.

Alzheimer, definizione e sintomi

Chi vuole conoscere il possibile nesso tra la parodontite ed il morbo di Alzheimer, forse è interessato a comprendere meglio cos’è quest’ultimo e come si manifesta. Il nome della malattia deriva da quello dello psichiatra che l’ha scoperta nel 1906. È un morbo a carattere neurodegenerativo, caratterizzato da:

  • progressivo declino cognitivo,
  • perdita di memoria,
  • perdita di facoltà mentali.

La conclusione inevitabile è il decesso del paziente. Questo morbo rappresenta la causa più frequente di demenza negli anziani.

Spesso i primi sintomi della malattia vengono confusi con quelli del fisiologico invecchiamento o sono attribuiti allo stress. In una fase avanzata, invece, sopraggiungono la difficoltà nel linguaggio, nella lettura e nella scrittura, fino alla perdita di ogni forma di autosufficienza.

La correlazione tra Alzheimer e altre malattie

Oltre al legame tra parodontite e morbo di Alzheimer esiste una correlazione tra quest’ultimo ed altre malattie, studiata dalla medicina. Sono associati al declino cognitivo anche:

  • l’ipertensione,
  • il diabete mellito,
  • la depressione,
  • l’iperlipidemia,
  • le patologie croniche renali,
  • l’infarto cardiaco,

le lesioni traumatiche cerebrali.

stomatite cure e rimedi

Cure e rimedi per la stomatite

Col termine stomatite ci si riferisce ad un processo infiammatorio che si manifesta nel cavo orale. La stomatite colpisce indistintamente maschi e femmine, giovani o adulti, può essere acuta o cronica, diffusa o localizzata. Le zone del cavo orale maggiormente colpite da questo problema sono: il palato, la superficie interna delle guance, la lingua, le labbra e le gengive. Le manifestazioni tipiche dell’infiammazione nella mucosa del cavo orale sono:

  • gengiviti;
  • ulcere o afte della bocca che causano dolore;
  • glossiti;

Il forte fastidio causato dalla stomatite può provocare un calo dell’appetito e dolore durante l’assunzione di cibo. La conseguente variazione della dieta altera dunque lo stato nutrizionale portando a disidratazione e malnutrizione.

Cosa fare – ⬆️

Sebbene la stomatite sia tendenzialmente classificata come un disturbo lieve, è opportuno riconoscere tempestivamente questa malattia. Il processo infiammatorio infatti risulta estremamente fastidioso e si può aggravare se non viene curato immediatamente. I sintomi sono: dolore durante l’assunzione di cibo, quando si parla e quando si lavano i denti e aumento della sensibilità al caldo e al piccante. Compaiono tipicamente anche rossore, gonfiore, pustole, afte e possono esserci perdite di sangue.

Con l’aiuto del dentista si deve fare attenzione a distinguere le ulcere labiali contagiose causate dall’Herpes simplex dalle afte della stomatite. Può aiutare l’utilizzo di collutori antisettici per disinfettare la bocca. In alcuni casi, si possono assumere di farmaci da banco che alleviano i sintomi (vedi oltre).

NB. La diagnosi spetta al medico

Tra le cose da fare è importante identificare le cause scatenanti e riconoscere eventuali stomatiti idiopatiche, per procedere col trattamento idoneo. Le cause della stomatite possono essere:

  • allergie o intolleranze alimentari. In tal caso si dovrà eliminare l’allergene o la molecola che provoca la reazione;
  • carenze nutrizionali che richiedono una dieta mirata;
  • stress fisico e mentale che richiede una correzione dello stile di vita;
  • abbassamento delle difese immunitarie della bocca;
  • malattie più importanti autoimmuni o che riguardano il sistema endocrino ed il metabolismo;
  • assunzione di alcuni farmaci;
  • agenti irritanti a livello chimico o fisico, come ad esempio le protesi dentarie mobili;
  • presenza di un polimorfismo genetico che aumenta la concentrazione di IL-1 e TNF-alfa scatenando l’infiammazione della stomatite;
  • infezioni da batteri, funghi o virus, anche peggiorate da scarsa igiene orale.
stomatite cure e rimedi - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

stomatite cure e rimedi – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Cosa non fare – ⬆️

  • Trascurare la comparsa dei primi segnali e rischiare che la malattia si aggravi;
  • cercare di diagnosticare da soli la malattia e di distinguerla dall’Herpes simplex senza rivolgersi al dentista. In tal modo si rischia di seguire una terapia inadeguata e peggiorare l’eventuale presenza di Herpes;
  • evitare di effettuare i test per la diagnosi di allergie e intolleranze;
  • continuare ad usare prodotti che hanno causato la malattia;
  • seguire una dieta alimentare disordinata, che può provocare carenze nutrizionali;
  • persistere in condizioni di forte stress psico-fisico;
  • trascurare eventuali problemi al sistema endocrino, malattie autoimmuni e del metabolismo;
  • assumere farmaci di cui notoriamente si ha scarsa tolleranza;
  • fare uso di prodotti irritanti a livello chimico o fisico;
  • trascurare la quotidiana e corretta igiene orale;
  • trascurare la terapia farmacologica prescritta dal dentista;
  • assumere cibi e bevande che facilitano la comparsa della malattia;
  • fumare

Cosa mangiare – ⬆️

Numerosi alimenti sono ricchi di nutrienti utili all’organismo. La loro assenza dalla dieta può favorire la comparsa della stomatite. Alcuni nutrienti che aiutano il sistema immunitario sono:

  • Vitamina C presente in alimenti come lattuga, peperoni, broccoli, cicoria, patate novelle, cappuccio, pomodori, agrumi, kiwi, ciliegie, ananas, fragole, prezzemolo, ecc.;
  • Acido folico presente nel fegato, in vari ortaggi, in frutta e legumi;
  • Zinco presente nel pesce, nei cereali, nei legumi, nella carne rossa, nella frutta secca;
  • Ferro presente nelle uova, nel tessuto muscolare di animali e pesci, nelle frattaglie;
  • Probiotici presenti negli alimenti fermentati come yogurt, latticello, tofu, tempeh;
  • Vitamina B12 presente nei medesimi alimenti che contengono maggiormente il ferro;
  • Vitamina B5 presente nelle frattaglie, nelle uova, nei funghi, nei cereali integrali;
  • Vitamina B1 presente nel fegato, nel rene, nei legumi e nei cereali integrali;
  • Vitamina PP presente nei cereali, nella carne e nei prodotti della pesca;

Vitamina D presente nel pesce, nell’olio di pesce e nel tuorlo dell’uovo.

Cosa non mangiare – ⬆️

Alcuni alimenti favoriscono l’insorgenza della stomatite e ne peggiorano la sintomatologia:

  • alcool;
  • caffè;
  • cibi e bevande molto caldi;
  • alimenti piccanti;
  • glutine, per chi soffre di celiachia

Cure e rimedi naturali – ⬆️

Determinati integratori alimentari nonché piante ad azione officinale e rimedi fitoterapici facilitano la scomparsa dei sintomi della stomatite. Vediamo quali prodotti dell’erboristeria possono aiutare a prevenire l’insorgenza della malattia:

  • estratti o tisane di piante immunostimolanti come Androgafis, Astragalo, Echinacea, Eleuterococco, Vischio, Uncaria, Cordyceps, Aglio, Aloe gel, Curcuma;
  • Calendula, per un’azione antiflogistica e cicatrizzante;
  • Ribes, dal potere antinfiammatorio;
  • Rosa canina, ad alto contenuto di vitamina C;
  • Limone, disinfettante e ad alto contenuto di vitamina C;
  • Propoli, come antisettico;
  • Vitamina C, dalle proprietà immunostimolanti e antiossidanti;
  • Vitamina D, potente immunostimolante;
  • Probiotici, a base di lattobacilli e bifidobatteri.
Stomatite - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Stomatite – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Cure farmacologiche – ⬆️

I farmaci più comunemente prescritti per trattare il problema sono:

  • collutori medicati che contengono molecole specifiche quali
  • Desametasone, un corticocosteroide che attenua i sintomi,
  • Tetraciclina, un antibatterico che inibisce la sintesi proteica,
  • Nistatina, un antibiotico che inibisce le funzioni della membrana citoplasmatica,
  • Difenidramina, un antistaminico e anestetico locale;
  • Pomate antinfiammatorie quali
  • Desametasone,
  • Triamcinolone,
  • Amlexanox;
  • Antibiotici, antimicotici o antivirali prescritti dal medico quando c’è infezione;
  • Anestetici e antidolorifici, per alleviare il dolore causato dalla lesione, quali
  • Sucralfato,
  • Lidocaina,
  • Medicamenti protettivi o di barriera.

Prevenzione – ⬆️

Quando si conoscono le cause scatenanti della stomatite in un paziente che ne soffre con frequenza, è importante prendere alcuni accorgimenti:

  • eseguire una quotidiana e accurata igiene orale;
  • usare un collutorio;
  • usare lo spazzolino da denti ed il dentifricio;
  • seguire una dieta alimentare equilibrata e priva di molecole non tollerate;
  • limitare il consumo di alcolici;
  • limitare lo stress chimico e fisico;
  • non fumare.

Trattamenti medici – ⬆️

Non esistono specifici trattamenti medici della stomatite. Alcuni interventi di correzione dei denti vengono presi in considerazione nei pazienti in cui la stomatite è una delle conseguenze di problemi collegati alla dentatura.

Stomatite cure

Stomatite: cure, diagnosi e prevenzione

Cos’è la Stomatite?

La stomatite è un’infiammazione che colpisce la mucosa della bocca; le cause sono di varia natura: chimica, infiammatoria, batterica, meccanica, funghi, virus, malattie sistemiche (autoimmuni, metaboliche, etc…). Tutti questi fattori possono favorire le infezioni del cavo orale, che in tal modo si infiamma e genera i classici disturbi della stomatite.

Stomatite - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Stomatite – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Diagnosi – ⬆️

Riconoscere i segni clinici ed effettuare la corretta diagnosi della stomatite

La diagnosi della stomatite si effettua analizzando i sintomi clinici e la storia clinica del paziente. Chi soffre di stomatite, in genere, avverte una sensazione di bruciore ed una forte sensibilità quando ingerisce alimenti molto caldi o molto freddi, nonché sensibilità quando assume alimenti irritanti.

Quando si è affetti da stomatite è necessario consultare il proprio dentista per individuare le cause dell’infiammazione e trattarla nel modo migliore. In questo modo si eviterà l’insorgere di disturbi secondari associati alla malattia ed alla sua cronicizzazione. Il dentista attraverso l’esame della cavità orale potrà escludere cause locali, come lesioni provocate dagli apparecchi dentali mobili o dalle protesi dentarie.

Tramite la diagnosi della stomatite si accerta:

  • la durata e la ricorrenza dei sintomi,
  • la presenza ed il livello di dolore,
  • la correlazione tra i sintomi ed il cibo o i farmaci assunti oppure l’esposizione a sostanze chimiche.

L’anamnesi deve appurare le condizioni note che potrebbero aver causato lesioni alla bocca come l’infezione da herpes simplex ed i fattori di rischio come diabete, assunzione di immunosoppressori, cancro, infezioni da HIV.

Il dentista durante la diagnosi della stomatite registrerà l’elenco degli eventuali farmaci utilizzati dal paziente e appurerà se sia stato sottoposto a radioterapia o chemioterapia.

Chi soffre di stomatite dovrà anche informare il medico sull’eventuale consumo di tabacco.

L’esame obiettivo del paziente comprende:

  • l’ispezione del cavo orale per accertare la presenza, la collocazione e la natura delle lesioni, tramite esame e palpazione di guance, palato duro e molle, lingua, labbra, linfonodi cervicali e sottomandibolari;
  • controllo delle altre superfici mucose, per individuare l’eventuale presenza di eritema, eruzioni cutanee, edema, desquamazioni;
  • la valutazione dello stato di salute generale del paziente.
Stomatite - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Stomatite – Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Tramite l’esame obiettivo si ricercano eventuali possibili cause anche a livello sistemico. Ad esempio: irritazione oculare, lesioni genitali, diarrea cronica e debolezza, perdita di peso.

In genere sono tipici di una stomatite sintomi come: bolle sulla pelle, presenza di febbre alta, infiammazione agli occhi e sistema immunitario compromesso. Tali stomatiti sistemiche devono essere trattate immediatamente in maniera specifica.

Test diagnostici e interpretazione

Se il medico lo ritiene opportuno può prescrivere al paziente dei test diagnostici a seguito dell’esame clinico. Questi permetteranno di riscontrare segni tipici della stomatite o eventuali fattori di rischio. Non si tratta di indagini eseguite comunemente ma sono raccomandate in modo particolare quando la malattia diventa cronica o sistemica. Le analisi che si possono effettuare sono:

per chi soffre di stomatite ricorrente, analisi microbiologica mediante coltura, determinazione della ferritina, sideremia, vitamina B12, zinco e acido folico, ricerca degli anticorpi anti-endomisio per la diagnosi della celiachia, biopsia delle lesioni se queste non hanno una eziologia evidente.

Più specifiche sono analisi di laboratorio come:

  • Test di Tzanck. Si tratta di un esame al microscopio dello striscio di materiale prelevato da una vescicola, che permette di distinguere affezioni come herpes simplex, herpes zoster, varicella e pemfigo;
  • coltura per herpes simplex virus;
  • test sierologico per la sifilide;
  • immunofluorescenza per stabilire se si tratti di stomatite aftosa ricorrente o di patologie cutanee bollose.

I risultati degli esami effettuati tramite biopsia e analisi permettono di evidenziare eventuali patologie ematologiche, carcinoma orale e vasculite.

Trattamento – ⬆️

Al fine di individuare la terapia corretta, è necessario accertare la causa specifica dell’insorgenza della stomatite. Il trattamento delle stomatiti varia a seconda della tipologia di infiammazione, dei sintomi e dell’insieme di fattori che hanno originato il disturbo.

La stomatite generalmente si cura con farmaci da banco che permettono di alleviare i sintomi dell’affezione:

  • la tetraciclina, un antibatterico che inibisce la sintesi proteica;
  • farmaci antisettici, utili per disinfettare la cavità orale;
  • in caso di infezione e su indicazione del dentista, antimicotici, antibiotici e antivirali;
  • anestetici ed antidolorifici, per attenuare il dolore causato dalle lesioni.

Il trattamento della stomatite in genere è rivolto alla causa specifica, mentre a livello locale si prescrive l’applicazione di farmaci corticosteroidei e l’utilizzo di collutori antisettici. Alcune tipologie di collutori sono più indicate per la cura della stomatite, poiché contengono principi attivi ed ingredienti efficaci per trattare i segni comparsi a seguito dell’insorgenza della stomatite. Alcuni esempi di componenti attivi utili a tale scopo sono:

  • il desametasone, un corticosteroide che allevia i sintomi tipici dell’infiammazione quali gonfiore, dolore e bruciore;
  • il difenidramina, un antistaminico ed anestetico locale;
  • la nistatina, un antibiotico che inibisce le funzioni della membrana citoplasmatica, si lega alla membrana del patogeno e ne induce la neutralizzazione.

I collutori che contengono questi principi attivi in genere devono essere prescritti dal medico e risultano essere un rimedio efficace per il trattamento della stomatite.

Altri trattamenti a livello locale si effettuano utilizzando:

  • medicamenti protettivi o di barriera;
  • farmaci anti-infiammatori come triamcinolone, amlexanox e desametasone;
  • cauterizzazione chimica o fisica;
  • anestetici come lidocaina e sucralfato.

Se si soffre di stomatite può essere utile adottare alcuni accorgimenti ai primi sintomi:

  • evitare l’assunzione di eventuali sostanze che hanno già causato la stomatite al paziente;
  • effettuare con maggior attenzione e cura la quotidiana igiene orale con dentifricio e filo interdentale, per prevenire l’insorgere di infezioni secondarie;
  • evitare l’assunzione di alcol e caffè e l’uso di tabacco.

Rimedi naturali – ⬆️

Chi predilige i rimedi naturali e fitoterapici può provare ad utilizzare alcune piante medicinali che contribuiscono efficacemente alla cura della stomatite:

Descrizione Attività principale
Ribes Azione anti-infiammatoria
Calendula Antiflogistica e cicatrizzante
Vitamina C Antiossidante e immunostimolante, accelera la cicatrizzazione delle ulcere della bocca
Limone Disinfettante
Propoli Antisettica
Rosa canina Elevata concentrazione di vitamina C

In presenza di un’infezione del cavo orale è importante mantenere un buono stato di salute e adottare una dieta adeguata. Alcuni cibi si possono assumere ogni giorno per rafforzare il sistema immunitario come carote, arance, cavoli, limone, albicocche, miele e mirtilli. Affinché l’assunzione di cibo non contrasti gli effetti della cura della stomatite, è opportuno evitare l’assunzione di: alcol, caffè, zucchero, cioccolato, cereali raffinati, carni rosse, bevande e alimenti molto caldi.

Prevenzione – ⬆️

Per prevenire le stomatiti la prima abitudine importante è quella di eseguire ogni giorno una corretta igiene orale: i denti vanno puliti dopo ogni pasto e la bocca si può disinfettare con un collutorio.

Al fine di evitare la comparsa di malattie del cavo orale è fondamentale fare attenzione ai fattori di rischio descritti ed anche seguire una dieta alimentare equilibrata, limitando il consumo di alcolici. Smettere di fumare è un altro passo importante per evitare l’insorgenza della stomatite.