INDICE

  1. A che età escono i denti del giudizio
  2. Quanti sono i denti del giudizio
  3. Denti del giudizio e dolore
  4. Quando è necessario procedere all’estrazione dei denti del giudizio
  5. Estrazione dei denti del giudizio

I denti del giudizio si sviluppano nelle arcate dentarie nella posizione definita dei “terzi molari”. Il motivo per cui questi denti crescono anche se non sono necessari è legato all’evoluzione dell’uomo.

L’uomo primitivo aveva una dieta composta principalmente da carne cruda o da alimenti duri da masticare quindi per mangiare aveva bisogno di denti e mascelle robuste. Con l’evoluzione della specie, la lunghezza della mandibola è diminuita. La nostra dieta comprende cibi cotti e più morbidi che non necessitano di una superficie masticante estesa come negli altri animali. Nonostante ciò, i terzi molari sono ancora presenti, senza però avere lo spazio sufficiente per il loro sviluppo adeguato.

I terzi molari, anche detti ottavi poiché sono l’ottavo dente di ogni emiarcata, fuoriescono dalle gengive in un’età variabile, tra i 18 e i 25 anni. Proprio dal periodo di fuoriuscita deriva il loro nome perché non si sviluppano durante l’infanzia, come tutti gli altri denti, ma nell’età adulta (la cosiddetta età del giudizio).

I denti detti ottavi sono quattro. Due sono alle estremità dell’arcata superiore e altri due nelle estremità dell’arcata inferiore. Talvolta ne possono comparire di più (iperdonzia) o di meno (ipodonzia).

Accade spesso che il dente del giudizio non riesca a completare il suo sviluppo e, a causa dello spazio troppo ristretto, resti incastrato nell’osso. In questo caso si parla in genere di dente del giudizio incluso. Questo sviluppo incompleto provoca numerose patologie che richiedono trattamenti terapeutici adeguati.

I terzi molari possono provocare dei dolori piuttosto forti e spesso i pazienti che si rivolgono al nostro studio dentistico non sanno come alleviarli. Quando ci sono problemi legati ai denti del giudizio i sintomi cominciano in genere con un lieve dolore alla gengiva che gradualmente si gonfia sempre di più. Questa condizione può arrivare a modificare anche il profilo del volto. Inoltre si possono avere febbre e mal di testa.

Quando gli ottavi crescono in posizione orizzontale e spingono contro i molari, causano dei forti dolori soprattutto durante la masticazione e possono anche provocare la comparsa di carie.

Posizioni anomale dei terzi molari

I terzi molari fuoriescono dopo tutti gli altri denti e talvolta non trovano spazio sufficiente ed erompono in posizioni anomale. Quando il dente del giudizio è incluso completamente nell’osso il problema si può analizzare solo attraverso una radiografia panoramica (OPT).

Quando questi denti nascono perfettamente allineati con il resto della dentatura in genere non causano disturbi e l’estrazione non è necessaria. Consigliamo ai pazienti questo tipo di intervento nei seguenti casi:

  • in presenza di un dente del giudizio cariato;
  • quando, a causa della posizione del dente che rende difficile la pulizia, vi sia un accumulo batterico che provoca ascessi dentali o altre malattie infettive;
  • quando i terzi molari contrastano con la loro pressione le forze esercitate da un apparecchio ortodontico;
  • quando si scheggiano o si rompono favorendo la penetrazione dei batteri;
  • nel caso di dente del giudizio storto e non allineato con gli altri. Se ciò non consente la corretta pulizia orale, si può correre un maggiore rischio di carie e altre patologie infettive;
  • in presenza di dente del giudizio incluso o parzialmente incastrato sotto la gengiva;
  • nel caso in cui si sviluppassero più di quattro

L’intervento di estrazione degli ottavi richiede un’ottima preparazione da parte del medico dentista. Presso il nostro studio odontoiatrico pratichiamo quest’operazione chirurgica con la massima cura e attenzione. Ciò avviene solo dopo aver sottoposto il paziente alle visite opportune al fine di accertarci dei problemi che i terzi molari stanno causando. Attraverso gli opportuni esami radiologici siamo in grado di verificare la posizione del dente che causa dolore. Nel caso in cui riteniamo opportuno effettuare l’intervento, mettiamo sempre al corrente i pazienti degli eventuali rischi che si possono correre. Tra questi, i più comuni sono dolori post operatori ed emorragie. Prima dell’intervento è necessario effettuare una pulizia completa della cavità orale per eliminare eventuali batteri nocivi presenti che potrebbero contaminare la sede chirurgica.

Come si svolge l’estrazione del dente del giudizio

L’intervento viene praticato in anestesia locale e solo in casi più complessi in anestesia generale.

Se il dente del giudizio è ancora bloccato sotto la gengiva, i medici dentisti del nostro studio provvedono a effettuare una piccola incisione per agevolare l’estrazione. A volte è anche necessario effettuare della rimozione ossea selettiva e il sezionamento del dente. Quando il dente è estratto, si procede con l’applicazione di punti di sutura per evitare perdite di sangue e facilitare una pronta guarigione.

Cosa fare dopo l’estrazione

Nella fase postoperatoria, la gengiva può risultare un po’ gonfia, a causa della formazione di ematomi che generalmente tendono a sgonfiarsi in pochi giorni. Dopo l’intervento prescriviamo ai nostri pazienti alcune abitudini che garantiscono una guarigione veloce e senza complicazioni:

  • assumere un antibiotico con regolarità;
  • assumere un antidolorifico-antiinfiammatorio;
  • effettuare risciacqui circa 3 – 4 volte al giorno con il collutorio per disinfettare la bocca;
  • nelle prime ore dopo l’intervento, è consigliabile applicare del ghiaccio esternamente alla zona operata a intervalli alternati di 10-15 minuti.

Per quanto riguarda l’alimentazione, per alcuni giorni dopo l’operazione consigliamo di assumere una dieta alimentare liquida e soffice e possibilmente fredda.

Cosa non fare dopo aver tolto gli ottavi

A seguito dall’intervento, noi dentisti raccomandiamo di:

  • non assumere farmaci contenenti acido acetilsalicilico;
  • evitare l’assunzione di bevande o cibi caldi;
  • non fumare;
  • non masticare chewing gum;
  • evitare di spazzolare i denti nella zona dell’intervento per almeno una settimana;
  • evitare di praticare attività sportive pesanti per i primi 2 o 3 giorni successivi all’intervento.

Eventuali rischi e complicazioni dell’estrazione dei denti del giudizio

Al fine di limitare il rischio di complicazioni, è sempre importante l’impiego di strumenti e procedure moderne. I rischi o complicazioni che si possono presentare dipendono da diversi fattori, alcuni controllabili, altri legati alla situazione oggettiva di difficoltà o di differente grado di collaborazione da parte del paziente. Tra le problematiche che si possono incontrare nelle procedure di estrazione degli ottavi citiamo:

  • infezioni;
  • sinusite mascellare, nel caso di estrazione degli ottavi superiori;
  • danneggiamento di altri denti;
  • alterazione della sensibilità del labbro e della lingua;
  • frattura della mandibola;
  • incompleta estrazione del dente con la persistenza di un frammento di radice dentale.