Paura del dentista - Studio dentistico associato Motta Jones Rossi - Milano centro

Paura del dentista

Chi non ha paura del dentista alzi la mano!

L’odontofobia – la classica paura del dentista – colpisce molti pazienti, non solo bambini, ed è ormai un disturbo ufficialmente riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

La seduta dentistica è spesso associata ad un momento di disagio. La maggior parte dei pazienti sa bene che l’impiego dell’anestesia consente di limitare il dolore e che l’utilizzo di strumenti all’avanguardia hanno ormai ridotto la durata degli interventi chirurgici odontoiatrici.

Eppure, nonostante questo, la fobia del dentista continua ad essere un problema persistente, che molto spesso aggrava i disturbi fisici del paziente.

Una persona che prova paura e ansia del dentista sicuramente non ci va volentieri, tenderà quindi a posticipare e a rimandare all’infinito la visita odontoiatrica, trascurando ad esempio i sintomi di una carie in stato avanzato.

Solo quando il problema diventerà conclamato e grave, con un dolore troppo forte o con la perdita dei denti, il paziente si recherà con fatica dal dentista e sarà costretto a subire interventi complicati che avrebbe potuto evitare semplicemente sottoponendosi a delle visite odontoiatriche periodiche di controllo e prevenzione.

Di conseguenza, gli interventi odontoiatrici sui pazienti che hanno paura del dentista naturalmente contribuiscono ad aumentare la fobia.

La paura del dentista. Sintomi e cause.

Spesso la paura del dentista può sfociare in una vera e propria fobia, con reazioni irrazionali e incontrollabili. L’oggetto del disagio di un paziente odontofobico è la figura del dentista e di tutto quello che lo circonda: gli strumenti, gli odori della sala, i rumori, le luci, ecc.

I sintomi di questa paura si manifestano sotto forma di ansia, tachicardia, tremore, rigidità muscolare, senso di soffocamento, attacchi di panico e in alcuni casi svenimento.

L’odontofobia non è solo la paura del dolore, ma richiama inconsciamente fobie ataviche, come la paura di non avere pieno controllo di sé, poiché la seduta dentistica presuppone la posizione supina mentre siamo letteralmente nelle mani di un’altra persona (il dentista appunto).

Inoltre, la bocca è una zona per così dire privata del nostro corpo, che appartiene alla nostra sfera emotiva.

La sedazione cosciente risolve la paura del dentista

Alcuni pazienti che si rivolgono allo studio dentistico associato, manifestano la fobia del dentista. Un rimedio per risolvere questo disagio è sicuramente l’impiego della sedazione cosciente con il protossido di azoto. Questa tecnica consente di mettere a proprio agio il paziente, che affronta l’intervento odontoiatrico in una condizione di relax e benessere, ma senza perdere coscienza e mantenendo un atteggiamento collaborativo con il medico dentista.

Il nostro lavoro non si limita a diagnosticare i problemi ai denti o alle gengive e ad individuare i trattamenti terapeutici per risolverli. L’obiettivo dello studio dentistico associato è anche e soprattutto quello di prendersi cura dei propri pazienti. Eliminando l’odontofobia ci preoccupiamo del benessere delle persone durante la seduta odontoiatrica. Vogliamo che il paziente viva l’esperienza di curare i propri denti in modo sereno e consapevole.

L’impiego della cosiddetta sedazione cosciente aiuta a risolvere il disagio che molti paziente provano durante le visite dentistiche.

Il protossido di azoto presenta determinate caratteristiche farmacologiche, che lo rendono efficace e privo di effetti collaterali:

  • Bassa solubilità ematica;
  • Non viene metabolizzato dall’organismo (sono sufficienti 3 minuti di ossigeno per eliminare circa il 97% di protossido di azoto dall’organismo);
  • È totalmente anallergico;
  • Potenzia l’effetto dell’anestesia locale;
  • Stabilizza i parametri (pressione arteriosa e saturazione di ossigeno).

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Apparecchio trasparente - Studio Dentistico Motta Jones Rossi & Associati - Milano Centro

Apparecchio trasparente per il riallineamento dei denti

L’apparecchio trasparente per i denti è uno strumento utilizzato per riallineare la dentatura ed ottenere quindi dei benefici sia estetici che terapeutici, fino al raggiungimento di una migliore masticazione e di un più naturale movimento mandibolare. Nel periodo in cui si indossa l’apparecchio per i denti, è possibile notare significativi spostamenti di tutti i denti e risolvere il problema in modo definitivo.

Vediamo nel dettaglio alcuni aspetti relativi all’uso dell’apparecchio trasparente:

Apparecchio trasparente per bambini e adulti

Al di là di quello che si potrebbe pensare, il problema dell’allineamento non corretto dei denti non è ad esclusivo appannaggio dei bambini. Spesso anche gli adulti hanno necessità di effettuare un trattamento terapeutico di riallineamento dentale, magari perché è un problema che è stato trascurato in giovane età oppure a causa di un incapsulamento dentale non corretto, o ancora a causa della perdita di uno o più denti che comporta uno squilibrio del cavo orale. Sono numerose e di diversa natura le cause che rendono spesso urgente un trattamento terapeutico di riallineamento dei denti nei pazienti adulti. In tutto questo però  esiste una nota dolente: il paziente adulto soffre il disagio psicologico di indossare un apparecchio per i denti – fisso o mobile – troppo visibile e che rende poco piacevole il sorriso.

Le caratteristiche dell’apparecchio trasparente

Lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati offre il trattamento di ortodonzia invisibile mediante l’uso dell’apparecchio trasparente, garantendo un’assistenza medica adeguata in tutte le fasi: diagnosi, cura e mantenimento dell’allineamento dentale ottenuto.

Le caratteristiche dell’apparecchio trasparente sono:

  • Comodità e facile rimozione, è infatti possibile toglierlo autonomamente per bere, per mangiare e per effettuare la pulizia orale quotidiana con spazzolino e filo interdentale;
  • Non provoca alcuna irritazione al cavo orale e alla bocca;
  • Non costituisce un ostacolo per il linguaggio e la pronuncia;
  • E’ molto leggero, poiché il materiale con cui viene prodotto è una resina di 3 decimi di millimetro di spessore;
  • E’ personalizzato poiché viene prodotto in laboratorio dalle impronte dentali del paziente;
  • E’ pressoché indolore, anche se è giusto riportare che durante le prime ore dopo l’inserimento, è possibile che il paziente percepisca una leggera sensazione di fastidio o un dolore lieve, che di solito scompare dopo qualche ora. Questo fenomeno avviene perché la dentatura ha bisogno di un breve periodo di tempo per adattarsi all’apparecchio dentale.

In che modo agisce l’apparecchio trasparente?

Molti pazienti si chiedono in che modo funziona l’apparecchio trasparente. Il nostro obiettivo qui è quello di fare un po’ di chiarezza, al fine di mettere a proprio agio i pazienti e offrire la possibilità di valutare con cura i trattamenti terapeutici che si possono adottare.

Quando un dente viene sottoposto ad una forza esterna, si sposta nella stessa direzione della forza che ha ricevuto. Questo fenomeno accade perché il tessuto osseo è molto flessibile. Quando si indossa un apparecchio per il raddrizzamento dei denti assistiamo a due fenomeni:

  • La parte verso cui viene spinto il dente si riassorbe;
  • La parte che rimane vuota a causa dello spostamento del dente, è riempita da un nuovo tessuto osseo.

Quando è necessario l’apparecchio trasparente per i denti?

Esistono diversi casi in cui l’apparecchio per i denti, e in particolare l’apparecchio invisibile proposto ai pazienti adulti, è assolutamente necessario:

  • Nei casi di affollamento dentale, un fenomeno che si manifesta quando manca lo spazio tra i denti, ovvero quando i denti non hanno uno spazio adeguato per crescere dritti e quindi si scontrano l’uno con l’altro. In questi casi, l’apparecchio ha la funzione di creare spazio per far crescere i denti nel modo giusto;
  • Nei casi di diastema, un fenomeno che si verifica invece quando lo spazio tra i denti è eccessivo e non favorisce alcun punto di contatto. In presenza di diastema, l’apparecchio dentale ha la funzione di avvicinare i denti tra loro, chiudendo lo spazio;
  • Nei casi di morso crociato, che si verifica quando l’arcata superiore dei denti è più stretta rispetto all’arcata inferiore. In questi casi il morso, e quindi l’incastro tra le due arcate, è invertito, ossia i denti superiori si inseriscono negli spazi dei denti inferiori. Anche qui l’apparecchio trasparente, fisso o mobile, costituisce una valida risoluzione al problema poiché consente di espandere l’arcata superiore e di spingere i denti verso l’esterno;
  • Nei casi di morso profondo, ossia quando l’arcata superiore dei denti si sovrappone all’arcata inferiore;
  • Nei casi di morso inverso, ossia quando l’arcata inferiore dei denti sporge eccessivamente.

L’apparecchio trasparente innovativo e non invasivo

Fortunatamente, le innovazioni in campo odontoiatrico, hanno risolto questo problema. Presso lo studio dentistico Motta Jones, Rossi e Associati di Milano, risolviamo il problema dei denti non perfettamente allineati sia per pazienti bambini che per gli adulti. Nello specifico, per i pazienti adulti proponiamo l’apparecchio trasparente, o apparecchio invisibile, conosciuto anche come mascherina trasparente o con il nome di Invisalign. Si tratta di un particolare modello di apparecchio dentale, in grado di riallineare i denti senza dover ricorrere alle piastrine o agli archi metallici, elementi tipici dei classici apparecchi fissi o mobili e considerati particolarmente invasivi.

L’apparecchio trasparente è una tecnica di allineamento dentale non invasiva, poiché consente di riequilibrare il sorriso grazie all’utilizzo di mascherine in resina trasparente. L’impiego di questo materiale è innovativo, poiché costituisce un beneficio per la salute dei denti, ma anche un beneficio psicologico: il paziente ha la possibilità di riallineare i denti senza dover ricorrere ad un apparecchio invasivo e antiestetico. Le mascherine trasparenti utilizzate in questo trattamento ortodontico sono quasi del tutto invisibili e hanno una reale efficacia terapeutica.

Ai pazienti che si affidano al nostro studio dentistico associato, consigliamo di cambiare l’apparecchio trasparente ogni due settimane circa, in modo da guidare progressivamente i denti alla posizione corretta. E’ necessario poi tenerle tutto il giorno e la notte, togliendole solo per mangiare, per bere e per effettuare l’igiene orale quotidiana. Solitamente un risultato ottimale si raggiunge quando l’apparecchio trasparente viene indossato per almeno 22 ore al giorno, considerando anche la notte.

Apparecchio trasparente e terapia di mantenimento

Il nostro obiettivo, per favorire la risoluzione definitiva del problema, è quello di visualizzare in anticipo tutte le fasi di spostamento dei denti e produrre così gli apparecchi trasparenti personalizzati e sequenziali per ottenere nel tempo il posizionamento corretto di tutti i denti. Pianifichiamo attentamente insieme al paziente delle visite dentistiche periodiche, con lo scopo di verificare e monitorare i progressi della terapia, gli spostamenti dei denti, e assicurarci che il trattamento terapeutico adottato funzioni e proceda correttamente.  Nel momento in cui constatiamo l’effettivo raggiungimento della posizione dei denti precedentemente programmata, applichiamo l’apparecchio trasparente successivo (di solito ogni 2 settimane).

Alla fine dell’intero periodo di trattamento mediante l’impiego dell’apparecchio trasparente – che di solito dura circa 18 mesi, ma con durata variabile in base ai singoli casi – consigliamo sempre ai nostri pazienti di proseguire la terapia con una mascherina di contenzione, allo scopo di mantenere la posizione corretta raggiunta.

Sbiancamento dentale - Studio dentistico Motta Jones Rossi - Milano centro

Sbiancamento ed estetica dentale

Lo sbiancamento dentale: una breve panoramica

In ambito odontoiatrico è sempre maggiore la richiesta di soddisfare l’aspetto estetico oltre che la funzionalità di ogni paziente.

Anche all’igienista dentale vengono richiesti trattamenti estetici in quanto una bocca sana con un buon supporto parodontale ha un suo grande effetto nei rapporti sociali. Questo costituisce un motivo fondamentale per cui, oltre ai consueti prodotti di mantenimento quali dentifrici e collutori al fluoro e antiplacca, il professionista propone prodotti per lo sbiancamento dello smalto.

Si conoscono due tipologie di discromie dentali: estrinseche ed intrinseche.

Le prime le troviamo sulla superficie esterna dei denti e possono essere causate da particolari alimenti come caffè, liquirizia, tè o particolari sostanze come la nicotina o alcune tipologie di farmaci. Queste pigmentazioni possono essere facilmente rimosse con una igiene professionale e tramite l’utilizzo di bicarbonato e glicina presso lo studio odontoiatrico di fiducia.

Le pigmentazioni intrinseche invece, sono localizzate al di sotto dello smalto. Per eliminarle è necessario eseguire uno sbiancamento professionale.

Quest’ultimo si avvale di prodotti ad alte concentrazioni di principio attivo (perossido di idrogeno o perossido di carbammide) e sotto stretto controllo del professionista. In poche sedute, il paziente avrà ottenuto un risultato ottimale con denti più bianchi e un sorriso più luminoso.

Oltre lo sbiancamento professionale esiste anche lo sbiancamento con mascherine personalizzate che il paziente dovrà utilizzare per circa 4/6 ore o durante tutta la notte, all’interno delle quali troverà dei serbatoi che dovrà riempire con il gel sbiancante.

Ovviamente quest’ultima tecnica prevedrà l’utilizzo di perossido con percentuali minori dal momento che il paziente dovrà indossare le mascherine per più di una settimana.

Il mantenimento può essere coadiuvato da dentifrici e collutori enzimatici o a base di perossidi per sfavorire la formazione di pigmenti estrinseci sui denti.

Dopo che il paziente esegue uno sbiancamento è fondamentale adottare una dieta in bianco ed evitare di fumare per ameno 48h per favorire un risultato ottimale.

Sedazione odontoiatrica - Studio dentistico Motta Jones Rossi - Milano centro

Sedazione odontoiatrica: Dal dentista senza ansia

Andare dal dentista senza più ansia è possibile? Si con la sedazione odontoiatrica

Tante persone hanno così tanta paura di andare dal dentista che preferiscono non subire alcun trattamento. Per questi pazienti la sedazione odontoiatrica può essere la soluzione alla loro ansia.

La sedazione può essere utilizzata dalle procedure più invasive alla semplice pulizia dei denti. Quale tipologia si utilizza dipende dalla gravità della paura.

Che cosa è sedazione odontoiatrica?

La sedazione utilizza farmaci per aiutare i pazienti a rilassarsi durante le terapie. I pazienti sono solitamente svegli ad eccezione di quelli che sono sotto anestesia generale.

I livelli di sedazione utilizzati includono:

  • La sedazione minima – si è svegli ma rilassati;
  • La sedazione moderata (precedentemente chiamata “sedazione cosciente”) – si può farfugliare qualche parola quando si parla e non si ha molta memoria della procedura;
  • La sedazione profonda – si è al limite della perdita di coscienza, ma si può ancora essere risvegliati;
  • Anestesia generale – si è completamente privi di sensi.

Quali tipi di sedazione sono utilizzati in odontoiatria?

Sono utilizzati i seguenti tipi di sedazione nello studio dentistico:

  • Sedazione minima inalatoria. Si respira protossido di azoto – altrimenti noto come “gas esilarante” – combinato con l’ossigeno attraverso una mascherina posta sopra il naso. Il gas aiuta a rilassarsi. Il dentista può controllare la quantità di sedazione che si riceve, e il gas tende a svanire rapidamente. Questa è l’unica forma di sedazione in cui si può essere in grado di guidare da soli fino a casa dopo le terapie odontoiatriche;
  • Sedazione orale. A seconda della dose totale somministrata, la sedazione orale può variare da minima a moderata. Per ridurre al minimo la sedazione, si prende un farmaco in genere della stessa famiglia del Valium assunto circa un’ora prima dell’inizio delle procedure odontoiatriche. Il farmaco crea sonnolenza, anche se si rimane svegli. Una dose maggiore può essere data per produrre una sedazione moderata. Questo è il tipo di anestesia più comunemente associato alla sedazione odontoiatrica;
  • Sedazione moderata. Si assume il farmaco sedativo per via endovenosa, in modo che vada in circolo più rapidamente. Questo metodo permette al dentista di regolare continuamente il livello di sedazione;
  • Sedazione profonda e anestesia generale. Si ottiene con farmaci che procurano uno stato di incoscienza più o meno totale e si è profondamente addormentati durante la durata della terapia. Mentre si è in anestesia generale, non si può essere risvegliati fino a quando gli effetti dell’anestesia svaniscono.

Indipendentemente dal tipo di sedazione si riceva, in genere si avrà anche bisogno di un’anestesia locale nel sito in cui il dentista sta lavorando in bocca.

Chi può essere sottoposto alla sedazione dal dentista?

La sedazione è più adatta per quei pazienti con una vera e propria paura o ansia che impedisce loro di andare dal dentista.

La sedazione può essere appropriata anche per le persone che:

  • hanno una bassa soglia del dolore;
  • non possono stare fermi sulla poltrona odontoiatrica;
  • hanno denti molto sensibili;
  • hanno un riflesso del vomito marcato;
  • hanno bisogno di un tempo alla poltrona elevato.

A volte, la sedazione è utilizzata per i bambini che sono terrorizzati di andare dal dentista o rifiutano di collaborare durante la visita. Il protossido d’azoto è un ausilio sicuro nei bambini, e qualsiasi dentista può somministrarlo.

Qualsiasi dentista può eseguire la sedazione?

La maggior parte dei dentisti può somministrare la sedazione minima (come il protossido di azoto o tramite l’ausilio di farmaci).

Un numero sempre più crescente di dentisti può eseguire una sedazione di tipo moderata. Alcuni dentisti usano un anestesista odontoiatrico, che è appositamente specializzato a fornire tutti i livelli di sedazione ed anestesia a bambini ed adulti.

Quanto è sicura la sedazione?

C’è sempre un rischio legato all’anestesia. Di solito è sicuro se somministrato da dentisti esperti. Tuttavia, alcune persone, come coloro che sono soffrono di obesità o di apnea ostruttiva durante il sonno, dovrebbero parlare con il proprio medico prima di sottoporsi alla sedazione poiché essi sono soggetti a sviluppare complicanze date dall’anestesia.

Prima della procedura odontoiatrica, il dentista dovrebbe indagare sulla storia medica del paziente stabilendo se sia un candidato idoneo per la sedazione e avendo informazioni su sulla terapia farmacologica che si sta assumendo.

In ultima analisi la sedazione dentale è una procedura sicura e semplice con la giusta preparazione e la cura adeguata al termine di essa. Comunicando in modo chiaro con il dentista sarà possibile raggiungere la migliore esperienza in tutta sicurezza e senza più ansia.

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Malattia parodontale o parodontite: prevenzione e cura dell’infezione

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Che cos’è la chirurgia piezoelettrica

La chirurgia piezoelettrica è una tecnica di osteotomia e ostectomia nata grazie alla messa a punto di un rivoluzionario apparecchio che utilizza gli ultrasuoni per “tagliare” i tessuti duri come l’osso o i denti con tutte le modalità che fino ad ora erano state proprie degli apparecchi rotanti.

La chirurgia piezoelettrica è quindi basata sugli ultrasuoni, il cui utilizzo in ambito medico, sia a livello diagnostico che terapeutico, va avanti ormai da decenni. Tuttavia è solo negli ultimi 15 anni che la chirurgia piezoelettrica fiorisce. Siamo infatti agli inizi degli anni 2000, quando vengono introdotti, in campo medico, i primi strumenti chirurgici dedicati con questo tipo di tecnologia.

Tecnicamente, la chirurgia piezoelettrica si basa sulla differenza di potenziale applicata ad un materiale, la quale porta alla generazione di vibrazioni nel materiale il quale si espande e si contrae nel momento in cui vengono attraversati dalla corrente elettrica stessa (effetto piezoelettrico).

Grazie alla modulazione della frequenza di vibrazioni generata dagli ultrasuoni nell’utensile, la vibrazione ad alta frequenza consentirà il taglio dei tessuti duri che vengono in contatto con l’utensile. Di conseguenza a seconda del tipo di taglio richiesto dall’intervento e dalla zona in cui esso deve essere effettuato, la frequenza di vibrazione da utilizzare varierà.

Il vantaggio più significativo garantito da questo tipo di terapia consiste nella capacità di poter fare dei tagli selettivi, sicuri e precisi perché si è in grado di operare sui tessuti duri preservando l’integrità di quelli molli. Infatti, l’elevata frequenza di vibrazione è accompagnata da un’oscillazione dell’utensile tagliente quasi impercettibile alla vista mantenendo la capacità di taglio dello strumento entro un campo molto ristretto. Inoltre, un altro fattore particolarmente vantaggioso è la visibiltà del campo operatorio in quanto tale strumentazione comporta un “inquinamento” visivo molto ridotto. Ciò è dovuto all’effetto nebulizzatore sui liquidi di raffreddamento durante l’azione di taglio, in contrasto con il getto abbondante di acqua sul sito operatorio che si ha con gli strumenti rotanti tradizionali.

Per ulteriori informazioni sulla chirurgia piezolettrica, potete consultare il sito http://www.piezosurgery.com