Visita gnatologica, cos’è e quando è necessaria

La visita gnatologica serve a diagnosticare la presenza di eventuali disfunzioni del sistema masticatorio e a individuare trattamenti e terapie idonei. In particolare, è fondamentale per riconoscere i disturbi temporo-mandibolari che possono causare disfunzioni stomatognatiche.

L’indagine avviene tramite esami specifici come quello elettromiografico dei muscoli masticatori. Questo consente di misurare l’attività muscolare in funzione e a riposo tramite degli elettrodi posizionati sulla pelle. In tal modo si valuta l’attività muscolare, eventualmente anche durante la notte per confermare una diagnosi di bruxismo e la funzione masticatoria. Un altro esame si effettua con la pedana posturo-stabilometrica utile a valutare la posizione media del centro di gravità del corpo e i movimenti attorno ad essa. Uno degli strumenti terapeutici più efficaci è il bite, un dispositivo in resina da indossare secondo le indicazioni del dentista.

INDICE

1. VISITA GNATOLOGICA, COS’È

Questa visita medica effettuata presso uno studio dentistico prende in considerazione diversi aspetti gnatologici del paziente. Si raccolgono tutte le informazioni riguardanti la sua storia clinica per capire se i fastidi che accusa sono collegati con la malocclusione dentale. Si individua con precisione il reale rapporto mandibola-cranio e si valuta il movimento della mandibola. Il dentista esamina anche le eventuali documentazioni precedenti e le terapie seguite nel tempo dal paziente.

2. COME SI SVOLGE LA VISITA GNATOLOGICA

  • Si fa un colloquio con il paziente per conoscere i sintomi che lamenta e la loro frequenza;
  • si raccolgono i dati del paziente e gli esami diagnostici di approfondimento;
  • si effettua un’ispezione clinica, anche tramite appositi strumenti diagnostici. Si valuta la funzionalità articolare e l’eventuale presenza di correlazioni tra i sintomi del paziente e la malocclusione;
  • si stabilisce l’iter terapeutico più efficace per risolvere il problema.

Strumenti diagnostici ed esami

L’elettromiografia (EMG) è considerata molto affidabile nell’esame di patologie a carico dell’apparato muscolare. Tra gli esami che si richiedono più frequentemente per una valutazione complessiva dello stato di salute del paziente ci sono anche:

  • risonanza magnetica delle ATM (articolazioni temporo-mandibolari) o cinerisonanza delle articolazioni;
  • orto-panoramica;
  • kinesiografia mandibolare.

Come interviene lo gnatologo?

Lo gnatologo, esperto di occlusione, di ATM e di riabilitazioni implanto-protesiche, è un dentista specializzato in gnatologia. Interviene nella risoluzione di problemi come la deglutizione, le disfunzioni linguali e la mancanza di armonia funzionale dei denti. Questo specialista deve scegliere il percorso terapeutico più efficace per la guarigione del paziente. A tale scopo, collabora anche con altri specialisti come l’ortodontista, il posturologo e il chirurgo maxillo-facciale.

Dentizione nei neonati - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

3. QUANDO FARE LA VISITA GNATOLOGICA?

Consigliamo questa visita presso il nostro Studio dentistico di Milano in presenza di sintomi come:

  • produzione di rumori davanti alle orecchie durante i movimenti della bocca,
  • cefalee e mal di testa frequenti,
  • dolori alla colonna vertebrale,
  • percezione di fischi o ronzii alle orecchie e acufeni,
  • dolori ricorrenti alle gambe,
  • digrignamento dei denti,
  • vertigini,
  • dolori facciali e nucali,
  • frequenti strappi o stiramenti muscolari.

4. LE TERAPIE INDIVIDUATE DALLO GNATOLOGO

Molto spesso per trattare i problemi legati alla malocclusione lo gnatologo prescrive la produzione e applicazione di un bite su misura. Questo dispositivo serve a far rilassare i muscoli e decomprimere le articolazioni temporo-mandibolari.

Contestualmente, laddove il caso lo richieda, si può avviare un ciclo di sedute con il fisioterapista, l’osteopatia o con altre figure sanitarie. Solo in casi gravi si può ricorrere alla chirurgia maxillo-facciale per curare definitivamente alcune patologie estetico-funzionali della faccia e dello scheletro facciale.