Guided Biofilm Therapy, protocollo innovativo di prevenzione e trattamento

I microrganismi presenti nel nostro corpo creano i biofilm per difendersi dalle aggressioni esterne. La placca dentale è un esempio comune di tale strategia e consiste in un biofilm microbico dannoso per il cavo orale. Il biofilm dentale è il fattore eziologico principale di carie, infezioni perimplantari e parodontali. La Guided Biofilm Therapy (GBT) rappresenta una soluzione metodica che si può includere nella profilassi professionale di gestione del biofilm. Questo protocollo innovativo di prevenzione e trattamento si basa su tecnologie e applicazione di strumenti all’avanguardia. Consente l’esecuzione della diagnosi di ciascun paziente e la valutazione precisa dei rischi. Tramite tale protocollo si esegue un trattamento poco invasivo, sicuro ed efficiente.

INDICE

  1. Le origini della Guided Biofilm Therapy
  2. Ambiti di applicazione della GBT
  3. Lo scopo della GBT

1. LE ORIGINI DELLA GUIDED BIOFILM THERAPY

Negli anni ‘70 Axelsson e Lindhe segnarono la nascita dell’odontoiatria preventiva con i loro studi e protocolli clinici che si basavano sulla profilassi nelle “ore del richiamo”. Il sistema di prevenzione che introdussero era incentrato sulla sinergia tra prevenzione domiciliare e professionale.

La GBT è in linea con le raccomandazioni della Federazione Europea di Parodontologia in merito alla rimozione meccanica professionale della placca e all’igiene orale di tipo domiciliare. Si tratta di un protocollo standardizzato che si basa su evidenze scientifiche, modulato a seconda delle necessità cliniche del singolo caso e applicabile universalmente.

Le basi della Guided Biofilm Therapy

Costituiscono la base scientifica di questo protocollo:

  • orientamento sul fondamento del profilo di rischio valutato tramite l’anamnesi, i risultati diagnostici, l’età e le evidenze scientifiche;
  • prevenzione e terapia sistematiche attraverso procedure standardizzate in otto fasi;
  • modularità ovvero assenza di vincoli temporali per le singole fasi. Il clinico ha la possibilità di scegliere quali fasi seguire in modo specifico (guided) e quanto tempo dedicare a ciascuna fase;
  • interventi domiciliari e professionali personalizzati per il paziente;
  • universalità del protocollo, che può essere applicato a tutti i pazienti, di qualsiasi età e sesso, affetti da problematiche complesse sia di salute orale che di salute generale.

Gli 8 step del protocollo GBT

  1. Diagnosi e controllo delle infezioni. Esame delle condizioni di denti, gengive, parodonto, mucose, impianti. Risciacquo con collutorio;
  2. Localizzazione del biofilm da indicare al paziente e rimozione guidata;
  3. Motivazione nei confronti della prevenzione e istruzioni chiare sulla corretta igiene orale domiciliare con spazzolino tradizionale o elettrico, scovolino, filo interdentale e dentifricio;
  4. Rimozione biofilm, macchie e tartaro di recente formazione, a livello sopragengivale e sottogengivale nonché da gengive, lingua e palato. Rimozione delle macchie residue su smalto;
  5. Rimozione del biofilm nelle tasche gengivali da 4 a 9 mm;
  6. Rimozione del tartaro sopragengivale e sottogengivale fino a 10 mm;
  7. Controllo finale e diagnosi accurata di eventuali carie. Protezione con fluoro;
  8. Programmazione dei richiami in base alla valutazione del rischio.
Perché lo step 1 della Guided Biofilm Therapy è importante?

Questa fase serve per prevenire la trasmissione di infezioni. Risciacquare con un agente antimicrobico come un collutorio prima del trattamento diminuisce sensibilmente il numero di microrganismi diffusi dal paziente sotto forma di aerosol, in grado di contaminare le superfici operative, i dispositivi e il personale clinico. Inoltre, è necessario utilizzare anche i dispositivi di protezione individuale quali, per l’operatore, mascherina, guanti, occhiali e per il paziente, occhiali.

Perché lo step 2 della Guided Biofilm Therapy è importante?

È fondamentale rendere visibile il biofilm al fine di:

  • ottenere un indicatore di placca preciso;
  • dare istruzioni sull’igiene orale domiciliare personalizzate;
  • rimuovere in modo mirato il biofilm.

2. AMBITI DI APPLICAZIONE DELLA GBT

In ambito ortodontico l’approccio GBT è fondamentale nella profilassi di tutti gli apparecchi dentali. Tutela l’integrità degli apparecchi ortodontici e riduce al minimo le possibilità per il biofilm di accumularsi.

Questo protocollo inoltre consente di curare le gengiviti, l’iperplasia e la recessione gengivale. Facilita l’individuazione precoce e la prevenzione delle carie e dei white spot.

Nell’ambito dell’implantologia, la GBT è uno strumento molto utile nella profilassi implantare. Il trattamento delle mucositi tramite tale profilassi può agevolare la prevenzione delle peri-implantiti. Inoltre, la GBT aiuta a gestire gli impianti durante il pretrattamento, dopo un intervento e a lungo termine.

3. LO SCOPO DELLA GBT

Uno dei vantaggi e degli obiettivi primari di questa terapia è la riduzione della forza e della strumentazione manuale. Le tecnologie di cui si avvale sono minimamente invasive e abrasive su tutti i tessuti del cavo orale. Si tratta di un protocollo che promuove il mantenimento dei denti naturali del paziente o il prolungamento della durata delle sue protesi.