Bruxismo - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

Bruxismo: ricostruire i denti per rimediare ai danni del digrignamento

Per chi soffre di bruxismo, ricostruire i denti può essere una delle soluzioni estreme in caso non si riesca ad arrestare il problema per tempo. La patologia che fa serrare la mandibola con eccessiva forza e digrignare i denti, soprattutto durante la notte, porta diverse conseguenze alla salute. Una delle più evidenti è il fatto che lo smalto dentale si consuma eccessivamente, fino alla comparsa di fratture ai denti. Il digrignamento è un’azione involontaria e di solito il paziente non si accorge di avere tale problema finché non si manifestano problemi ai denti. Esistono però altri sintomi che, se indagati per tempo, possono permettere a chi ne è affetto di intervenire prima che i denti subiscano danni seri.

Bruxismo - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

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CONSEGUENZE DEL BRUXISMO: QUANDO RICOSTRUIRE I DENTI?

Con il tempo, digrignare i denti può portare conseguenze gravi alla loro salute. Il continuo sfregamento dei denti è ciò che provoca i danni allo smalto. Poiché in tal modo la dentina rimane esposta, si avvertirà anche l’aumento della sensibilità dentale al caldo e al freddo.

Quando si serra la mandibola con molta forza durante il sonno, se i denti sono già molto consumati, si possono inoltre verificare delle piccole fratture. I dentisti ricorrono alla ricostruzione quando lo smalto dentale del paziente ha ormai subito gravi danni. Grazie alla ricostruzione, si recupera la funzionalità dei denti e si ottiene un miglioramento estetico.

SOLUZIONI AI DANNI DEL BRUXISMO PER RICOSTRUIRE I DENTI

Per rimediare ai danni dello smalto dentale causati dal bruxismo è necessario ricorrere alle protesi dentarie. Le più utilizzate in caso di danni meno gravi sono le faccette dentali e gli intarsi. Grazie a questi, si ripristinano la forma e la colorazione naturale della dentatura. In alternativa, si può effettuare una ricostruzione con resina composita, inserita direttamente sui denti, modellandone la forma e indurendola per mezzo di una particolare luce. Utilizzare un bite o delle mascherine a seguito della ricostruzione diventa indispensabile per evitare danni alle protesi.

Cause e sintomi del bruxismo

Esistono diversi fattori riconosciuti come possibili cause del digrignamento dei denti, come:

  • disturbi del sonno,
  • malocclusione dentale,
  • stress,
  • assunzione di alcuni farmaci,
  • malattie neurologiche,
  • uso di droghe,
  • consumo eccessivo di alcolici.

Alcuni segnali non andrebbero trascurati perché possono indicare al paziente di essere affetto da questa patologia. Quando si digrignano i denti ci si sveglia tendenzialmente con i muscoli della faccia indolenziti. I denti che hanno subito l’abrasione dello smalto presentano in genere un colore giallastro e sono più corti della norma. L’erosione della parte distale, infatti, degenera in un progressivo rimpicciolimento dei denti. Anche i dolori alla cervicale ed i mal di testa frequenti al risveglio possono indicare che si soffre di bruxismo. Inoltre, chi digrigna i denti può avere problemi ad aprire completamente la bocca e a deglutire.

PREVENIRE I DANNI DEL BRUXISMO E LA RICOSTRUZIONE DEI DENTI

Se il bruxismo viene diagnosticato in tempo, è possibile salvaguardare la salute dei denti del paziente grazie all’uso del bite. Questa mascherina, realizzata sulle impronte dentali, impedisce alle arcate di entrare in contatto tra di loro quando si serra la bocca. Con il bite è possibile evitare l’usura dello smalto ed alleviare la tensione muscolare, migliorando anche la qualità del sonno del paziente. Questi apparecchi in gomma dura o morbida ricalcano la dentatura e si devono indossare durante tutta la notte.

Bite - Studio Motta Jones, Rossi & Associati

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È utile, inoltre, provare a migliorare il proprio stile di vita per evitare lo stress che porta a digrignare i denti e correggere l’eventuale malocclusione.