Elettromiografo dal dentista, a cosa serve

Nell’odontoiatria moderna l’utilizzo di tecnologie avanzate rappresenta un pilastro fondamentale per garantire trattamenti efficaci e mirati. Tra gli strumenti all’avanguardia di cui si è dotato il nostro Studio c’è l’elettromiografo. Grazie al ricorso a tale tecnologia, siamo in grado di reperire informazioni dettagliate non ottenibili con un semplice esame clinico.

In questo articolo vogliamo spiegarvi in cosa consiste questo dispositivo e come si utilizza in ambito odontoiatrico.

INDICE

1. COS’È L’ELETTROMIOGRAFO

L’elettromiografo è uno strumento che misura l’attività elettrica prodotta dai muscoli. Questa tecnologia permette di registrare le piccole correnti elettriche generate durante le contrazioni. Il suo impiego dal dentista si focalizza sull’attività dei muscoli masticatori e si rivela fondamentale nella diagnosi e nel trattamento di diversi disturbi. Uno dei suoi grandi pregi è che è semplice da applicare, indolore e genera velocemente risultati chiari. Di seguito vediamo le due applicazioni principali.

Valutazione del bilanciamento dell’occlusione dentale

Tramite l’elettromiografia si agevola l’identificazione delle disarmonie nell’occlusione, ovvero del modo in cui i denti superiori e inferiori si incontrano quando si chiude la bocca. Il protocollo di valutazione di tale tecnologia in questo ambito è ripetibile nel tempo e risulta affidabile.

2. COME SI SVOLGE L’ESAME CON ELETTROMIOGRAFO

Presso il nostro Studio dentistico di Milano, innanzitutto facciamo sedere il paziente in posizione seduta con schienale a 90°. L’esame si articola in due fasi consistenti in altrettante prove di serramento:

  1. la prima fase prevede l’attivazione di quattro sonde da collocare in corrispondenza dei muscoli temporali e masseteri del paziente attraverso degli elettrodi monouso. Vengono poi inseriti due rulli salivari tra arcata dentale superiore e inferiore e si fa serrare la bocca al paziente per 5 secondi;
  2. nella seconda fase, si rimuovono i rulli e si effettua la misurazione della forza e della distribuzione dei carichi muscolari.

3. ELETTROMIOGRAFO DAL DENTISTA: UTILITÀ

Oltre alle applicazioni primarie di cui abbiamo parlato, ecco alcuni ulteriori vantaggi dell’uso di questo dispositivo:

  • sulla base dei dati raccolti, il dentista può elaborare un piano di trattamento su misura, aumentando l’efficacia delle cure;
  • consente di valutare l’effetto delle terapie avviate e di apportare modifiche se necessario;
  • in caso di interventi chirurgici o di trattamenti ortodontici, supporta il monitoraggio della ripresa della corretta funzionalità muscolare;
  • facilita la valutazione di una riabilitazione protesica;
  • consente una certificazione oggettiva della perfetta funzionalità del bite.

4. ELETTROMIOGRAFO E GNATOLOGIA

Sapete che di media ogni persona apre e chiude la bocca circa 2000 volte al giorno? Questo movimento coinvolge denti, collo e muscoli del viso. In passato abbiamo già approfondito la stretta relazione tra postura e denti, di cui si occupa il nostro reparto specializzato in gnatologia. Squilibri funzionali e morfologici dell’apparato stomatognatico, possono indurre alterazioni posturali. Un’alterazione del posizionamento della mandibola rispetto al mascellare superiore non va mai trascurata. Per lavorare al riequilibrio dell’occlusione, un’accurata analisi con elettromiografia risulta di grande aiuto.